Rialzo pressorio in gravidanza: cause e rischi
Aggiornato il 25 Ottobre 2022
E parliamo di questa condizione che tanto vi fa paura, di cui tanto si narra e che viene vissuta da voi gravide come uno spauracchio da scampare alla fine del percorso della gestazione.
E’ vero, è un problema serio e va affrontato comunque e sempre con il medico che vi segue e vi conosce e che fin dal primo trimestre potrà sospettare, attraverso la raccolta della vostra storia personale e familiare e con l’aiuto di test specifici, la vostra eventuale predisposizione a sviluppare la “pre-eclampsia”, termine scientifico che indica l’associazione di ipertensione e proteinuria (escrezione di proteine riscontrabile nell’esame delle urine).
Vediamo allora di che cosa stiamo parlando, per non incorrere in confusione, non allarmarci per nulla né, peggio ancora, sottovalutare sintomi e segni importanti per voi e per il vostro bimbo.
La pre-eclampsia si manifesta solitamente nella seconda metà della gravidanza. L’ipertensione è definita come il rilievo di una singola pressione arteriosa diastolica , la minima, di 110 mmHg o il rilievo consecutivo di 90 mmHg in due misurazioni successive ad una distanza di almeno 4 ore.
La proteinuria è definita come una escrezione maggiore o uguale a 300 mg di proteine in una raccolta delle urine delle 24 ore o il rilievo mediante striscia reattiva ( si trovano in farmacia ma attenzione ad utilizzarle correttamente ) di due campioni di urina da raccolta pulita a distanza di almeno 4 ore con 2+ di proteinuria.
L’ipertensione in gravidanza è tuttora una delle principali cause di morte materna nel Regno Unito, che dispone di una sorveglianza sistematica degli avventi avversi : è stato stimato che segni o sintomi parziali siano presenti in 1 donna su 10 e che in circa il 20 % di queste donne la condizione progredisca fino alla pre-eclampsia.
La presenza di segni e sintomi può essere multiforme e non limitata al solo aumento della pressione arteriosa o alla presenza di proteinuria e l’assistenza alla gravidanza è una preziosa occasione per identificare le donne a rischio e per istruire le stesse sui sintomi che potrebbero indicare l’evolvere della malattia.
Allora quali sono questi segni e sintomi? A cosa fare attenzione senza allarmismi ma con lucidità?
Il test più efficace e irrinunciabile per lo screening della pre-eclampsia è certamente la misurazione della pressione arteriosa effettuata durante le visite. Tutte sappiamo che la nostra pressione sotto stress tende ad aumentare e certamente la visita presso il vostro curante può determinare un poco di agitazione anche soltanto per le aspettative rispetto all’esito del controllo a cui vi state sottoponendo… Magari vale la pena controllare a casa, in farmacia in un momento tranquillo della giornata…., o dopo che le vostre aspettative, a fine visita, sono state soddisfatte.
Nella vostra storia saranno importanti l’età, i precedenti ostetrici, le vostre eventuali malattie preesistenti alla gravidanza come il diabete o un danno renale, le malattie familiari… Questi dati verranno raccolti al primo incontro con lo specialista e come sempre è importante che il medico sia attento e empatico e altrettanto che voi siate precise e che cerchiate di ricordare, di ricostruire, di non omettere informazioni magari per voi ovvie ma ugualmente importanti.
E, orrore !!!! , importante è anche l’indice di massa corporea, ovvero il rapporto tra il vostro peso e la vostra altezza ….. E così vedrete il vostro medico storcere il naso se siete già sovrappeso all’inizio di questa avventura.
L’ecografia , in mani esperte e con l’ausilio del color doppler ( la famosa ormai per tutte voi flussimetria ) sarà utilissima al vostro medico per la valutazione dei rischi e per il controllo della situazione nel tempo.
E fino a qui con il vostro specialista …..
Ma quali sono invece i sintomi a cui VOI dovete badare durante tutta la gravidanza e soprattutto negli ultimi mesi ?
Forse quello più frequente e anche più banale è il gonfiore, di mani e di piedi e del viso : nella realtà e nella pratica sono poche le gravide , fortunatissime!!!, che fino alla fine della gestazione, nonostante l’aumento di peso e il caldo dell’estate o dei riscaldamenti spesso eccessivi nei nostri uffici, negozi, abitazioni, non notino un gonfiore dei piedi soprattutto alla fine della giornata . Ma se eccessivo, ingravescente, immotivato e soprattutto accompagnato da uguale gonfiore delle mani ( l’anello che non esce più dal dito !) e ancor più del viso (il naso che si allarga da parte a parte!!!) non avete scampo e dovete rivolgervi alla specialista…. O se non si ha modo chiedere un consulto in un pronto soccorso ostetrico.
Allo stesso modo deve allarmarvi un aumento del vostro peso corporeo eccessivo in poco tempo: se la vostra bilancia fa + 2 chili in 2 giorni certo qualcosa non va, a meno che abbiate mangiato tutto il panettone di casa o l’intera colomba pasquale !!! E’ il segno chiaro che trattenete liquidi e che il vostro rene fa più fatica del dovuto: la conseguenza di tutto questo potrebbe essere un improvviso rialzo pressorio.
Il mal di testa è un altro sintomo a cui dare importanza: non certo quello di cui soffrite da sempre e che controllate da sempre con un blando analgesico ; ma un mal di testa inusuale, improvviso, ingravescente e non controllabile dalla solita pastiglia non va sottovalutato : dovete segnalarlo al vostro medico o rivolgervi al pronto soccorso, ancor più se siete nel terzo trimestre di gravidanza o vicino al momento del parto.
Lo stesso vale per la nausea e il vomito , a meno che non abbiate mangiato qualcosa di difficilmente digeribile o non abbiate davvero esagerato durante il pranzo dalla mamma o dalla suocera o con gli amici….. o piuttosto non stiate vivendo quei noiosi prodromi di travaglio.
Se non è così meglio fare un controllo in più , magari solo per essere rassicurate.
I dolori sottocostali a fine gravidanza, non giustificati da una coccola troppo affettuosa del vostro gelosissimo primogenito , anche questi devono suggerire un controllo in pronto soccorso . Lo stesso vale , ahimè, per una visione offuscate o lampeggiante, a meno che sia giustificata da una pressione troppo bassa e una debolezza conseguente ad essa.
Ovvio che se più sintomi e segni si associano come spesso accade, ad indicare una sofferenza generalizzata, non pensate che sarete inopportune o eccessive e senza indugio andate in pronto soccorso, a meno che il vostro specialista possa vedervi a breve per rassicurarvi o invece chiarire con voi che la situazione merita un ricovero o una adeguata terapia.
E dopo tutte queste raccomandazioni e tutte queste paure…. ma quali sono i rischi di sottovalutare e trascurare una situazione del genere ???
Non credo sia questo il contesto giusto per parlare di complicazioni ed emergenze eventuali, ma credo sia importante sottolineare ( e lo affermo come medico libero professionista ma anche ospedaliero ) che molte delle situazioni a cui chi è in pronto soccorso, in reparto ed in sala parto deve fare fronte con urgenza o emergenza sono proprio la conseguenza di una patologia come la pre-eclampsia o la eclampsia franca , anche perché non sempre è possibile prevedere e sorvegliare ma a volte si sviluppano situazioni acute e imprevedibili.
Cerchiamo quindi, insieme, come facciamo nel primo trimestre con lo screening delle malattie cromosomiche (che non sono certo l’unico problema possibile di anomalie fetali) , di sorvegliare sul vostro benessere anche nel terzo trimestre e di aiutarci reciprocamente, per quanto possibile certo, a non avere complicanze evitabili.
E per il resto…. la natura è molto potente e il nostro istinto di autoconservazione pure, quello del nostro bimbo ancora di più ….e quindi andrà tutto nel migliore dei modi !!!!
Dottoressa Patrizia Gementi
Dirigente dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Buzzi di Milano
Studio Medico Associato Oldrini e Gementi (Piazza Libertà 2, 20010 Cornaredo MI)
Medical Center Buonarroti (Via Tiziano 9, 20145 Milano)