Che si tratti dei nonni, degli zii o della tata, vorremmo che loro si comportassero esattamente come noi gli abbiamo detto. Anzi, a dirla tutta,
vorremmo che si comportassero come noi e basta!
Questo è uno dei motivi per il quale la ricerca della baby sitter giusta può essere fonte di grande stress per noi mamme.
La baby sitter riveste un ruolo importante nell'educazione dei bambini, soprattutto se i genitori devono assentarsi parecchie ore durante la giornata.
La
prima regola che per me vale sempre è quella di affidarsi solo a professioniste referenziate meglio se suggerite da persone di cui ci fidiamo e che conoscono bene la candidata. Il passaparola è quindi uno degli strumenti più validi nella fase di ricerca. In alternativa è bene rivolgersi ad agenzie specializzate.
Il
colloquio è un momento fondamentale, non vergogniamoci dunque di porre tutte le domande che riteniamo opportune. In fondo stiamo per affidare il nostro bambino, il nostro tesoro più prezioso, a mani diverse dalle nostre. Essere scrupolosi è d'obbligo e le candidate al ruolo capiranno.
La prova "a pelle" resta comunque, secondo me, fondamentale. La pelle in questione non è tanto quella della mamma quanto quella quella del bambino. Poco conta, infatti, avere la tata qualificata, se poi il nostro bambino non la sopporta. Meglio allora fare una prova e sentire (o capire, se si tratta di un bambino molto piccolo) cosa ne pensa il diretto interessato.
Preparate un elenco di quello che vi aspettate dalla baby sitter e sottoponetelo alla sua attenzione già in fase di colloquio. Sarà fondamentale per capire se siete "fatte l'una per l'altra". Inutile dirvi che dovrete cercare di essere sintetiche, esponendo solo ed esclusivamente quello che vi aspettate da lei in base alla routine dei vostri piccoli e alle vostre esigenze (come ritirare puntuale i bambini a scuola, accompagnarli al parco o alle attività extrascolastiche, aiutarli nei compiti, pensare al bagnetto e alla cena e così via). Siate chiare e pretendete che lo sia anche lei, per evitare brutte sorprese.
Cercate di essere realistiche. Se stiamo pensando che questa tata dovrebbe dare alla nostra famiglia quello che Mary Poppins diede ai Banks, forse stiamo puntando un po' in alto. Ragionate per priorità è siate chiare nell'esporre, fin dal primo colloquio, i punti sui quali non potete transigere come ad esempio l'alimentazione, la gestione dei capricci e l'utilizzo di tv e videogiochi.
Rispettate la vostra baby sitter perché lei rispetti voi e i vostri bambini. Così come lei dovrà essere seria e puntuale nella cura dei vostri figli così dovrete esserlo voi nei suoi confronti. Frasi come "e quando i bambini dormono potresti darmi una passata ai vetri" possono segnare la fine di un rapporto. A meno che non abbiate concordato diversamente, in modo chiaro e inequivocabile, la baby sitter è qui per occuparsi dei vostri bambini e non per spicciarvi casa. Non approfittatene dunque, sarebbe offensivo e deleterio per il vostro rapporto.
Veniamo al tasto dolente: la
gelosia. Capiterà che, mentre voi siete al lavoro, il vostro bambino deciderà di muovere il primo passo, dire la sua prima parola, confidare un segreto che non poteva più tenersi dentro o chiedere un consiglio sua una situazione che lo preoccupa. Voi non ci sarete, la
baby sitter sì. Sarà durissima, vi avverto, ma dovete ricordare che lei non ha colpe. Consolatevi sentendovi ancora più orgogliose per aver scelto la persona giusta. E non dimenticate mai, nemmeno per un istante, che la mamma siete voi e niente e nessuno potrà rimpiazzarvi nel cuore del vostro bambino.
L'ultimo suggerimento che mi sento di dare è quello di non trascinare per le lunghe rapporti che non funzionano. Non c'è nulla di peggio che essere scontente della persona scelta per prendersi cura dei propri bimbi e trovarsi in balia di ansia, preoccupazione e insoddisfazione.
Ci vuole attenzione per scegliere la persona giusta e ci vuole fortuna per trovarla velocemente. Perciò non demoralizzatevi se prima di trovare la baby sitter perfetta dovrete fare alcuni tentativi.
Non è facile, certo, accettare di non poter essere sempre presenti per i nostri bambini. Non potendo fare altrimenti, dobbiamo essere pronte a delegare sapendo di aver fatto il possibile per mettere i nostri piccoli nelle mani migliori.
Valeria Campana - Robedamamma
Mi chiamo Valeria e sono la mamma di Alessia, sette anni, e Francesca che è arrivata nelle nostre vite da pochissimi giorni. Diventare mamma è stato per me un dono immenso che mi ha permesso di scoprire una parte di me che non conoscevo.Mi dicono che io sia una mamma un po' distratta ma anche buffa e divertente. Tutto sommato non mi pare troppo male! La mia passione più grande è scrivere e cerco di coltivare questo desiderio con dedizione ogni giorno da anni. Sono autrice di racconti per adulti pubblicati in diverse antologie di autori vari e sto lavorando alla stesura del mio primo romanzo.
La vita da mamma la racconto sul mio blog Robedamamma grazie al quale ho potuto avviare diverse collaborazioni tra le quali quella con Blogmamma.