Raffreddore nei neonati: cause, sintomi e rimedi
Aggiornato il 22 Settembre 2023
Il raffreddore nei neonati è un argomento di grande interesse per molti genitori, specialmente quelli alla prima esperienza. Sebbene sia una condizione comune e spesso non grave, è importante conoscere i sintomi, le cause e i possibili rimedi per garantire il benessere del piccolo. In questo articolo, esploreremo in dettaglio il raffreddore nei neonati, offrendo consigli pratici e informazioni basate su evidenze mediche.
Indice
- Naso chiuso? Come gestire il raffreddore di neonati e bambini
- Muco, catarro e starnuti: quali sono i sintomi e quanto dura il raffreddore?
- Come liberare il naso?
- Quando preoccuparsi e cosa fare se un neonato ha il raffreddore?
- Rimedi e prevenzione contro il raffreddore
- Cause del raffreddore nei neonati
- La differenza tra raffreddore e influenza nei neonati
- Il ruolo del sistema immunitario nei neonati
- Importanza dell'igiene nelle prime fasi di vita
- Riconoscere le complicazioni del raffreddore
Naso chiuso? Come gestire il raffreddore di neonati e bambini
Ahhhh, che bello l'inverno.....ma non il raffreddore! Quante volte ti è capitato di non sapere come comportarti? Ecco, prima di tutto non allarmarti: capita spesso che, nonostante le mille attenzioni di una mamma, anche i piccolissimi siano esposti ai classici raffreddamenti, dovuti a sbalzi di temperatura e a forme virali, facilmente trasmissibili attraverso starnuti o colpi di tosse.
Nulla di preoccupante, in ogni caso. Tieni presente però che il raffreddore può risultare particolarmente fastidioso nei bimbi piccoli che non possono soffiarsi il naso e dunque liberare facilmente le vie respiratorie. Potrà capitare così che, col nasino chiuso, il piccolo dorma meno o sia disturbato anche durante il momento della pappa. Rispetto ad altre fasce di età, è abbastanza raro che il raffreddore si manifesti nei primi giorni di vita o nel primo mese del neonato. Infatti, in questo stadio di vita sono ancora presenti gli anticorpi materni acquisiti durante la gravidanza che, successivamente, tenderanno a diminuire.
Ecco allora dei pratici accorgimenti per lenire il fastidio del raffreddore nei bebè. La prima cosa a cui devi prestare attenzione è l'ambiente in cui dorme il piccolo: accertati che la cameretta non abbia un clima troppo caldo e secco e, se fosse necessario, utilizza degli appositi umidificatori per rendere l'aria più tollerabile. Questo per evitare di seccare ulteriormente le mucose del bebè e prevenire la formazione di crosticine che renderebbero ancora più faticosa la respirazione.
Muco, catarro e starnuti: quali sono i sintomi e quanto dura il raffreddore?
Accorgersi dei sintomi, soprattutto nei neonati o nei bambini piccoli, può spaventare ma, non si tratta assolutamente di una malattia grave e soprattutto è un disturbo che può insorgere in qualsiasi momento dell'anno (anche se tradizionalmente si identifica un aumento dei casi con l'arrivo della stagione autunnale e fino alla primavera inoltrata).
I sintomi più comuni di un raffreddore nel neonato o nei bambini, possono essere:
- Nasino chiuso
- Secrezioni (muco) chiare o giallognole
- Tosse
- Starnuti
- Arrossamento oculare
- Diminuzione dell'appetito
- Difficoltà a dormire
Generalmente, un raffreddore non comporta complicazioni: i primi sintomi possono durare da 1 a 3 giorni dopo il contatto ma, tutto si risolve solitamente nel giro di una settimana. Può essere però il segnale di una prima fase di infezione delle basse vie respiratorie. Inoltre, la creazione e diffusione del muco alle mucose paranasali e alle orecchie può originare sinusite e otite.
In caso di un raffreddore sotto i 3 mesi di età è bene chiedere il parere del proprio medico in quanto, alcuni virus responsabili del comune raffreddore come i rhinovirus, possono raggiungere abbastanza facilmente i bronchi dando luogo a quella che viene definita bronchiolite.
Il raffreddore nei neonati di 2 e 3 mesi può essere particolarmente preoccupante per i genitori, dato che il sistema immunitario del bambino è ancora in sviluppo. Durante questi mesi, il neonato potrebbe avere difficoltà a mangiare e dormire a causa della congestione. Inoltre, potrebbe mostrare irritabilità o inappetenza. È essenziale monitorare da vicino il neonato e consultare il pediatra se si notano sintomi preoccupanti come febbre alta, difficoltà respiratorie o se il neonato rifiuta di mangiare per più di qualche pasto.
Come liberare il naso?
Per liberare il nasino, soprattutto prima della nanna o della poppata, ti sarà inoltre utile fare dei lavaggi nasali con della semplice acqua fisiologica. Puoi trovare in commercio pratici flaconi monouso, perfetti anche da usare fuori casa o, in alternativa, puoi utilizzare una piccola siringa senza ago. Un ottimo alleato sicuramente è anche lo Spray Ipertonico, indicato per decongestionare le fosse nasali dalla comparsa dei primi sintomi di raffreddore o rinite.
Se i lavaggi nasali non sono sufficienti, prova a rimuovere il muco in altro modo: anche in questo caso non avrai difficoltà a trovare in farmacia delle semplici pompette o degli aspiratori nasali pensati proprio per liberare il naso dei bebè . Non spaventarti se il piccolo dovesse piangere un pochino: come nel caso dei lavaggi nasali, per lui non sono "manovre" molto piacevoli, tuttavia gli permetteranno di respirare meglio subito dopo. Non preoccuparti quindi: non sono soluzioni dannose e non provocano alcun dolore.
Per dare un'immediata sensazione di sollievo e per regalare al piccolo una coccola speciale, puoi sfruttare anche l'azione di un balsamo ad hoc: come la Crema Massaggio Balsamica. Va applicato con un leggero massaggio e permette al bimbo di riposare meglio grazie alle essenze purificanti contenute, a base di pino e rosmarino. Senza contare che ha anche un’azione rilassante, ideale per calmare il piccolo.
Per migliorare il riposo del bimbo, prova anche a sollevare il materasso con un cuscino, in modo che il piccolo tenga la testa leggermente inclinata: questo faciliterà la fuoriuscita del muco evitando che il nasino possa intasarsi maggiormente.
Infine, ricordati che quando il bimbo ha il raffreddore è importante fornirgli una maggiore quantità di liquidi. Se il piccolo è già svezzato tieni sempre a portata di mano un biberon d’acqua da offrirgli, se invece stai allattando, aumenta la frequenza delle poppate. L’assunzione di liquidi è indispensabile infatti per rendere il muco più fluido e fare quindi in modo che venga espulso più facilmente.
In caso di febbre alta o comunque per chiarirti ogni dubbio sulle condizioni di salute del piccolo, non esitare a chiedere il parere del tuo pediatra che saprà tranquillizzarti e fornirti indicazioni utili. Ma tieni presente che, anche se comporta qualche lieve fastidio, il raffreddore passerà nel giro di una settimana.
Quando preoccuparsi e cosa fare se un neonato ha il raffreddore?
È bene precisare che il raffreddore nei bambini rappresenta la malattia infettiva più comune: se parliamo di neonati e lattanti infatti, siamo di fronte ad un sistema immunitario che ha ancora bisogno di completarsi durante i primi mesi di vita. Nei bambini più grandi invece, bisogna considerare anche il contatto continuo con gli altri bambini (ad esempio quando si tratta di età scolare). Proprio per via del minore contatto sociale che un neonato può avere, il raffreddore risulta più raro ma non meno importante, essendo il lattante più delicato e vulnerabile.
Per questo i sintomi del raffreddore (e di conseguenza l'infezione stessa) possono dar luogo a complicanze che è bene conoscere. Soprattutto nel caso di un neonato, le complicazioni, solitamente molto rare, che possono presentarsi possono ostruire le cavità nasali o la tuba di Eustachio all’interno dell’orecchio del neonato, predisponendo rispettivamente alla sinusite batterica o all’otite media.
Nel caso in cui, il semplice nasino chiuso si trasforma in febbre, tosse, o se, nei casi più gravi, il vostro bambino presenta irritabilità, sopore, inappetenza o affanno nel respiro è bene rivolgersi ad un medico per una valutazione specifica perchè si potrebbe essere di fronte ad un eventuale infezione più grave del previsto.
Rimedi e prevenzione contro il raffreddore
Come abbiamo visto, in presenza di un raffreddore, non bisogna farsi prendere dal panico. La situazione è, nella maggior parte dei casi, facilmente risolvibile e con l'intervento del vostro medico si semplificherà ulteriormente. Se però, volete stare tranquilli, potete seguire questi piccoli accorgimenti:
- Lava periodicamente i giocattoli e i ciucci del tuo bambino
- Lavati sempre le mani prima di allattare o di dare la pappa
- In caso tu debba tossire o starnutire cerca di utilizzare un fazzoletto di carta e gettalo non appena hai finito di usarlo
- Tieni lontani i bimbi da chiunque sia malato o che può essere portatore sano di un raffreddore
Cause del raffreddore nei neonati
Il raffreddore nei neonati è causato da virus, principalmente rinovirus, che sono trasmessi attraverso goccioline di saliva o muco rilasciate nell'aria da una persona infetta attraverso starnuti o tosse. Questi virus possono anche essere presenti su superfici, come giocattoli o maniglie delle porte, e possono essere trasmessi al neonato attraverso il contatto. Una volta che il virus entra nel corpo del neonato, inizia a moltiplicarsi, causando i sintomi tipici del raffreddore.
La differenza tra raffreddore e influenza nei neonati
È importante distinguere tra raffreddore e influenza, poiché quest'ultima può essere più grave nei neonati. Mentre entrambe le condizioni sono causate da virus e possono presentare sintomi simili, come congestione nasale e tosse, l'influenza è spesso accompagnata da febbre alta, dolori muscolari, stanchezza estrema e, in alcuni casi, può portare a complicazioni come polmonite o bronchiolite nei neonati. Se sospetti che il tuo neonato possa avere l'influenza, è essenziale consultare un medico il prima possibile.
Il ruolo del sistema immunitario nei neonati
Il sistema immunitario dei neonati è ancora in fase di sviluppo, il che li rende più suscettibili alle infezioni rispetto agli adulti. Tuttavia, ricevono anticorpi dalla madre durante la gravidanza e attraverso il latte materno, che forniscono una certa protezione contro le infezioni. Nonostante ciò, il loro sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato, il che significa che possono ammalarsi più facilmente e che le infezioni possono essere più gravi. È quindi essenziale garantire che il neonato sia protetto il più possibile dalle infezioni e dai virus, seguendo le raccomandazioni del medico e mantenendo buone pratiche igieniche.
Importanza dell'igiene nelle prime fasi di vita
L'igiene è fondamentale per prevenire la diffusione di infezioni e malattie, specialmente nei neonati. Lavarsi le mani regolarmente, soprattutto prima di maneggiare il neonato, può aiutare a prevenire la trasmissione di virus e batteri. È anche importante assicurarsi che gli oggetti con cui il neonato entra in contatto, come ciucci e giocattoli, siano puliti e disinfettati regolarmente. Limitare il contatto del neonato con persone malate o con sintomi di malattia può anche aiutare a prevenire la diffusione di infezioni.
Riconoscere le complicazioni del raffreddore
Sebbene la maggior parte dei raffreddori nei neonati sia lieve e si risolva da sola, è importante essere consapevoli delle potenziali complicazioni. La bronchiolite, una forma di bronchite, può svilupparsi nei neonati con raffreddore e causare sintomi come respiro sibilante, difficoltà respiratorie e tosse. Un'altra complicazione potenziale è l'otite media, un'infezione dell'orecchio che può causare dolore, febbre e irritabilità. Se sospetti che il tuo neonato possa avere una di queste complicazioni, consulta immediatamente un medico.