Come aiutare i bambini a coltivare le amicizie
Aggiornato il 04 Novembre 2022
Se nella tenerissima età questo approccio e tutto volto a stabilire un semplice contatto (spesso fisico), con la crescita questo contatto si trasforma in un'interazione più complessa che porta sia a perseguire scopi comuni (giocare insieme) che a superare eventuali dissidi e litigi. L'idea di "amicizia" cresce e si modifica nel tempo man mano che le abilità sociali si affinano, fino a diventare un aspetto sempre più importante nella vita di ciascun bambino.
In questo senso mamma e papà possono (e devono) aiutare i propri piccoli a coltivare rapporti e amicizie così da aiutare il proprio bambino a instaurare delle relazioni utili per conoscere se stessi e il mondo che li circonda. Ma come fare?
Amicizie fra bambini: il ruolo dei genitori
I genitori rappresentano il modello di riferimento del bambino, e non è una novità. I piccoli, infatti, imparano a muoversi e a relazionarsi col mondo circostante proprio osservando (e imitando) mamma e papà. Ecco perché, quando si parla di amicizie e rapporti umani, è proprio il rapporto fra i genitori (e fra i genitori e la propria cerchia sociale) a essere un esempio concreto per i bimbi. Dall'altro lato, poi, sono sempre i genitori a creare vere e proprie opportunità relazionali per i bambini: dallo stile di vita della famiglia ai luoghi frequentati nel tempo libero, i genitori possono far molto per aiutare i propri figli a coltivare le amicizie.
Favorire la socialità dei bambini: qualche consiglio
Mamma e papà possono far molto per aiutare i propri bimbi a coltivare il sentimento dell'amicizia. E il primo modo per farlo è creare opportunità sociali per i propri bambini. Ecco un po' di suggerimento sul tema.
- Coltivare l'amicizia creando opportunità
Siamo di fronte a un terreno scivoloso perché creare opportunità sociali per i propri bambini non significa forzarli a interagire col prossimo. Portare il piccolo in un parco in cui sono presenti altri bambini non significa spingerlo contro la sua volontà a parlare (o a giocare) con i suoi coetanei. Anzi, potrebbe capitare che tuo figlio possa metterci un po' a lasciarsi andare e a interagire con gli altri bambini. Mamma e papà dovranno quindi rispettare i tempi del bambino, senza esprimere giudizi nei confronti dei bambini con cui ha scelto di interagire.
- Favorire le situazioni sociali
Creare opportunità significa anche favorire i rapporti sociali che già, in parte, esistono. Invitare a casa i compagni di classe o i bambini conosciuti al parco o in piazza significa aiutare i propri figli a esplorare il sentimento dell'amicizia in tutte le sue sfaccettature, facendolo crescere e mutare.
- Lasciar esplorare il bambino senza intromettersi
I rapporti con gli altri bambini consentono ai piccolo di imparare a conoscere il mondo, a misurarsi con le reazioni dell'altro, ad adattarsi in situazioni che portano fuori dalla propria comfort zone e a sviluppare modelli di comportamento fondamentali per vivere all'interno della società. Ecco perché di fronte a un litigio fra bambini mamma e papà dovranno intromettersi il meno possibile: il ruolo dei genitori è quello di osservatori, anche quando i piccoli si trovano alle prese con un conflitto che, ricordiamolo, altro non è che una vera e propria palestra di vita. Proteggere un bimbo da un eventuale litigio con un coetaneo significa non dargli la possibilità di sviluppare competenze che gli saranno utilissime anche da adulto.
Detto questo, è importante che mamma e papà - senza sostituirsi al proprio piccolo - lo aiutino a costruirsi la propria cerchia di conoscenze. L'importante è ricordarsi di trovare il giusto compromesso fra il desiderio di "intromettersi" nelle relazioni tra bambini e la necessità di lasciar libero il piccolo di sperimentare un rapporto d'amicizia con un suo pari.