5 modi per far mangiare le verdure ai bambini
Aggiornato il 08 Novembre 2022
Quanti capricci di fronte a un piatto di verdure, e quanti stratagemmi per tentare di fargliele mangiare! Stiamo ovviamente parlando della nota avversione dei bambini nei confronti di tutto ciò che è verde e assomiglia, anche lontanamente, a una verdura.
Andiamo a fondo della questione, scoprendo perché i bimbi di 2/3 anni rifiutano categoricamente gli ortaggi e, soprattutto, quali sono i modi per introdurre questi ultimi nella loro dieta senza far diventare ogni pasto una guerra all'ultimo boccone.
Perché i bambini rifiutano la verdura?
Con lo svezzamento sembrava andare tutto bene: dalla mela alla carota, dalle patate agli spinaci, i vostri bimbi accettavano (quasi sempre) di buon grado gli alimenti proposti sul cucchiaino. Poi però è successo qualcosa e, indicativamente intorno ai due anni, i piccoli hanno ristretto di molto i cibi "preferiti", rifiutando in modo ostinato molti alimenti. Perché?
Sembrerebbe che la causa di questo strambo (e diffuso) comportamento sia da ritrovarsi nel nostro DNA, nell'evoluzione della specie umana e nei comportamenti radicati nella nostra memoria collettiva.
Intorno ai 2/3 anni, infatti, contestualmente all'aumentare dell'autonomia del bambino, quest'ultimo comincia a ridurre drasticamente la rosa degli alimenti "preferiti" per evitare (inconsciamente) avvelenamenti accidentali. Nel passato dell'umanità, infatti, non era raro che i bimbi fossero lasciati liberi di esplorare l'ambiente circostante, e l'ingestione di un cibo velenoso (come ad esempio una bacca colorata) poteva mettere a rischio la vita del piccolo e, in un quadro più generale, la conservazione dell'intera specie. Si tratta, insomma, di un comportamento innato che, tuttavia, ai nostri giorni è decisamente controproducente.
Per fortuna possiamo mettere in atto diverse strategie per portare i nostri bimbi ad amare (o per lo meno tollerare) le verdure.
Come far mangiare la verdura ai bambini
Care mamme e cari papà, eccoci giunti al nocciolo centrale della questione: impareremo a diversificare l’alimentazione dei bambini così da arrivare alle canoniche 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, consigliate dall’OMS.
1. I grandi devono dare il buon esempio ai piccoli
Inutile dire che la corretta alimentazione si impara anche "di riflesso": per insegnare uno stile alimentare equilibriato ai nostri bambini è necessario che anche i genitori lo seguano in prima persona. Sarà infatti molto difficile che un bimbo che non vede mai mamma e papà mangiare gli spinaci voglia mangiarli a sua volta.
2. Il grande potere dell'imitazione
Avete notato che i vostri bimbi, giocando, imitano il comportamento dei personaggi che amano di più? Un bambino a cui piace Batman, per esempio, vorrà un mantello per immedesimarsi e provare a compiere le sue gesta. Ecco che potremo usare questa strategia per far mangiare le verdure ai nostri bimbi, facendoli affezionare a personaggi o eroi che amano le carote, che si nutrono di insalata o che non rinuncerbbero mai a un buon piatto di spinaci.
3. Impiattamenti creativi
Avete mai pensato di presentare la verdura in modo diverso? L'impiattamento può far molto, catturando l'attenzione del piccolo e dando l'impressione di non star mangiando la "solita" carota bollita. Un esempio? Create dei disegni sul piatto utilizzando il cibo: carote, zucchine, insalata e pomodori, con l'aiuto del pane, sono ottimi strumenti per creare simpatiche farfalle, ragni birichini o bruchi e pesciolini tutti da mangiare. Provare per credere!
4. Orto sul balcone e spesa tutti insieme
Se un bimbo impara a seguire la filiera alimentare, sarà più curioso di sapere che sapore ha quello che ha coltivato o quello che ha comprato al mercato insieme alla mamma e al papà. I bambini di 2/3 anni sono piuttosto diffidenti rispetto alle novità, e abituarli alla presenza di un alimento significherà che - tendenzialmente - lo mangeranno più di buon grado.
5. Nascondete le verdure
Quando le avete provate tutte, è arrivato il momento di giocare d'astuzia: molte verdure possono essere "nascoste" durante la preparazione del piatto. La zucca può diventare una crema, un tortino può essere ricco di spinaci e un flan può ospitare gustose lenticchie. A mali estremi, estremi rimedi!