Vai direttamente ai contenuti

5 miti da sfatare sull’allattamento al seno

Aggiornato il 08 Novembre 2022

5 miti da sfatare sull’allattamento al seno

Il mio lavoro di ostetrica si interfaccia quotidianamente con queste false convinzioni, soprattutto per quanto riguarda il tema ALLATTAMENTO.

 

Ecco qui i 5 falsi miti più diffusi nella mia esperienza lavorativa

 

1- Non tutte le donne possono allattare: FALSO

L’essere umano è a tutti gli effetti un mammifero e la caratteristica è proprio quella di partorire i propri cuccioli e di allattarli con latte attraverso le ghiandole mammarie. E’ una capacità intrinseca e fisiologica!

 

La gravidanza stessa e la nascita della placenta al parto fanno sì che si attivi il processo di LATTAZIONE, ovvero la produzione e secrezione di latte materno.

 

Ogni madre produce la quantità necessaria di latte per il suo bambino, se ben supportata e senza interferenze esterne sia di oggetti, come biberon e succhiotti, sia di familiari ed amici che non sostengono la donna. 

 

Solo in due casi la produzione di latte non è sufficiente o possibile:

  • <::marker> Non corretta gestione dell’allattamento, nei tempi e modalità necessari (ricordo che la scelta migliore è l’allattamento a richiesta)
  • <::marker> Anomalia della struttura mammaria e della funzione della stessa

 

2- Il dolore è normale nell’allattamento : FALSO

Il dolore è un allarme di “qualcosa” che va assolutamente modificato, come per esempio l’attacco del bambino e la posizione in cui si allatta. Si può e si deve trovare una soluzione per togliere il dolore.

 

3- Il latte diventa acqua, non è più nutriente : FALSO

Il latte materno è sempre in grado di cambiare per adattarsi al meglio ai bisogni nutrizionali del bambino. Rimane un alimento unico e perfetto senza perdere le proprietà nutrizionali fino a che si allatta, anche dopo il primo anno di vita.

 

4- La poppata deve durare massimo 10 minuti: FALSO

Ogni bambino ha un suo ritmo, una sua modalità di suzione (c’è chi mangia veloce, chi ha bisogno di pause per riposare) e non va assolutamente interrotto se sta poppando.

 

Proprio grazie alla suzione del bambino il latte varia nella sua composizione durante la poppata: si arricchisce a fine poppata della parte “grassa”, il secondo latte, che il bambino prende se lasciato attaccato per il tempo necessario. Questo porta anche a produrre la quantità corretta per il bambino. Possiamo quindi dire che sia la quantità che la composizione del latte è strettamente collegata alla corretta suzione del bambino.

 

Una buona regola è non avere in mano l’orologio ma osservare solo il bambino stesso.

 

5- Non si possono assumere farmaci in allattamento: FALSO

Sono presenti sul territorio strutture adatte con medici specializzati in tossicologia per dare le informazioni corrette sull’utilizzo di farmaci nel periodo di allattamento,  come il Centro Antiveleni dell’ Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

 

Viene valutata l’entità di passaggio del farmaco richiesto nel latte ed il potenziale rischio per il bambino, la possibilità di sostituire il farmaco e se necessario il monitoraggio clinico nel tempo.

 

 

N.B.: E’ davvero importante cercare e scegliere un’ostetrica che vi possa accompagnare già in gravidanza a prepararvi per la miglior gestione dell’allattamento al seno e che, con preziosa continuità, possa sostenervi in questo percorso unico.

 

 

Daniela Pergola

Ostetrica libera professionista

Sito | Facebook