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Perché è importante leggere storie ai bambini

Aggiornato il 30 Maggio 2022

Perché è importante leggere storie ai bambini

Un libro nasconde al suo interno storie magiche, capaci di mettere in moto la fantasia dei più piccini. Per questo motivo leggere ai bambini è importante.

I libri dedicati all'infanzia svolgono molteplici funzioni, e ciascun genitore dovrebbe trovare il tempo di leggerli. Magari prima della nanna, quando la frenesia della giornata è ormai alle spalle e i bambini hanno ancor più bisogno di coccole.

Ma perché è fondamentale che mamma e papà leggano i libri ai propri bambini? Stando a una ricerca svolta nel Regno Unito e commissionata dal Charity Book Trust, il 26% dei genitori inglesi affida il compito di leggere libri ad Alexa o ad altri dispositivi tecnologici. E in Italia la situazione non è diversa. Recuperare una dimensione domestica e soprattutto umana della lettura è però vitale, soprattutto per rinforzare l'importantissimo legame bambini-genitori che la lettura contribuisce a instaurare.

Perché leggere libri ai bambini

Quando si parla di letture ai bambini, un termine che spesso ricorre è: “Million Word Gap”. Secondo uno studio condotto dall’Università dell’Ohio e pubblicato sul Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics, i bambini i cui genitori leggono spesso libri ad alta voce arrivano alle scuole elementari con la conoscenza di circa un milione e mezzo di parole, contro le 4600 dei bambini a cui nessuno legge libri.

Il consiglio è quello di leggere ai bambini da quando sono molto piccoli, proprio per aiutare il loro sviluppo cognitivo. Prima dei tre anni la lettura consente di sviluppare l'immaginazione, e contribuisce all'arricchimento del vocabolario. Un aspetto, questo, che sarà utilissimo quando il bimbo comincerà a frequentare la scuola elementare. Non solo: quando ascolta, il bambino allena la sua soglia d’attenzione e la sua capacità d’ascolto, impara ad esprimersi meglio e a fare le giuste domande per soddisfare la sua curiosità.

I libri cartonati consigliati in età prescolare, del resto, contengono tra le 140 e le 240 parole, corredate da immagini che attirano l’attenzione dei più piccini. Leggendo un libro di questi al giorno, il genitore “trasferisce” al bambino 78.000 parole in un anno. Il totale è per l’appunto di 1,5 milioni, prendendo in considerazione l’intero periodo prescolare.

Ma non finisce qui: i genitori che leggono libri ai propri bambini riescono anche a sviluppare con loro un rapporto profondo. Il tempo trascorso insieme è infatti un tempo di qualità, che fa godere i bambini della vicinanza fisica dei genitori, spesso fuori casa per lavoro.

Quando cominciare a leggere libri ai propri figli

C'è un'età giusta per cominciare a leggere libri ai bambini? Assolutamente no: puoi cominciare già dalla gravidanza, perché il bambino nella pancia è attento a carpire la voce di mamma e papà e i rumori del mondo esterno. Una volta nato, poi, non perdere l'abitudine ma arricchiscila invece con nuovi libri e nuove storie. Anche se un neonato non è effettivamente in grado di capire le parole che gli leggiamo, per lui sarà comunque un momento di vicinanza, in cui riusciremo a tranquillizzarlo e a calmarlo. Senza contare che la lettura di un libro concilia il sonno, a tutte le età.

Quali libri leggere ai bambini

La letteratura per l'infanzia è un mondo sconfinato: sono infiniti libri dedicati ai bambini, suddivisi per età. Quando il piccolo ha ormai 6 mesi, è bene cominciare a leggere libri cartonati che attirino la sua attenzione grazie ai colori. Una volta letti, lasciali a sua disposizione: li sfoglierà, li prenderà tra le manine, si soffermerà sulle figure.

Un'alternativa ai classici libri, soprattutto per i bambini dai tre anni in su, è quella dei silent book, ovvero i libri che non contengono parole: puoi ideare una storia guardando solo le figure, magari chiedendo al bambino di contribuire alla genesi della trama.

Come si legge una storia ai bambini

Come si legge una storia ai bambini? La prima cosa da fare è trovare un posto tranquillo, privo di distrazioni. In secondo luogo, è fondamentale coinvolgere i bambini attraverso una lettura “recitata”, domande o piccoli giochi. Infine, è bene scegliere i libri giusti: devono essere adatti alla loro età, alla fase della vita che stanno attraversando. Le storie migliori sono quelle che consentono al bambino di entrare in empatia col protagonista, di immedesimarsi nelle sue sfide. E di risolvere dunque le difficoltà, esattamente come ci riesce lui.